deputata sandra Zampa presenterà domani in San Vitale la sua proposta.
“Ecco la mia legge per una scuola modello-Bologna”
Onorevole, lei ha presentato una proposta di legge per l’integrazione degli immigrati a scuola. Quale problema vuole sollevare?
“Ho raccolto la sfida – risponde la deputata del Pd Sandra Zampa – che questo governo ha lanciato al Paese. In particolare, con l’approvazione
della mozione del leghista Roberto Cota, ispirata a una volontà discriminatoria. È quella che prevede le “classi ponte” per i bimbi stranieri”.
Però il governo Berlusconi sta facendo marcia indietro sul pacchetto-scuola.
“Ma la mozione Cota ha un percorso autonomo. È già stata approvata e credo che il governo intenda applicarla”.
La sua proposta, invece, cosa prevede?
“Classi uniche, mediatori culturali nelle scuole, possibilità per i genitori stranieri di frequentare gli spazi scolastici per seguire corsi di italiano, sostegno alla dotazione di libri che facilitino l’interculturalità”.
Domani ne parlerà a Bologna (alle 17,30 al quartiere San Vitale), culla dei no-Gelmini. Quanto ha contato la sua città nella decisione di presentare la
legge?
“Essere cresciuta in una terra che ha un grande senso di comunità mi ha dato una certa cultura. Il tema dell’immigrazione è emergente anche a Bologna, ma
qui siamo in grado di rispondere in modo del tutto alternativo alla Lega”.
Alle ultime politiche anche a Bologna il peso della Lega è aumentato. L’immigrazione entrerà nella campagna per le comunali?
“Sicuramente”.
Come dovrà comportarsi il candidato del Pd?
“Dovrà far capire che l’immigrazione va gestita con rigore assoluto, spiegare che degli immigrati c’è bisogno e che il bene dei nostri figli si misurerà con una buona
integrazione”.
Bologna è diventata terra di cortei. Come la vede?
“Gli eccessi non mi piacciono. Il mio ’77 mi ha insegnato che bisogna stare lontani dalla violenza. Per il resto, le proteste sono segno della vivacità
che caratterizza Bologna”.
Benedetta Boldrin